Intervista a Nicola Pedde
Nello scorso fine settimana gli Stati Uniti hanno dichiarato che le sanzioni economiche multilaterali contro Teheran previste dall’accordo sul nucleare del 2015 in caso di violazione dei suoi termini sono in vigore e devono essere rispettate in tutto il mondo. È il cosiddetto meccanismo di snap-back, o di ritorno alle sanzioni dell’Onu che erano state annullate proprio per facilitare la firma dell’accordo.
Gli Stati Uniti di Trump si sono però ritirati dall’accordo nel maggio 2018. Agli Usa perciò non sarebbe riconosciuto giuridicamente, in linea teorica, un potere d’intervento. Nella pratica, le dinamiche della politica internazionale statunitense potrebbero invece portare a delle ripercussioni.
La sfiducia generalizzata dell’Iran verso l’Occidente potrebbe innescare dei problemi anche con quei Paesi europei firmatari del trattato Jcpoa sul nucleare che negli scorsi giorni hanno respinto le sanzioni invocate dagli Usa.
Ne parla Nicola Pedde, direttore dell’Institute for Global Studies.