Simone Regazzoni ha raccontato su RBE i contenuti di “Mia figlia, la filosofia”, il suo ultimo libro nato dalla personale esperienza di padre e di filosofo
La forza dell’infanzia e della paternità rappresenta più del sottotitolo di “Mia figlia, la filosofia”, recente lavoro di Simone Regazzoni pubblicato da Il Ponte alle Grazie che sarà presentato alle 18:30 di martedì 3 ottobre al Circolo dei Lettori di Torino.
Come ha raccontato Regazzoni in diretta a Café Bleu, “il titolo dice in modo semplice e sintetico che non vuole spiegare la filosofia ai nostri figli perché, rispetto a noi persone adulte, si rapportano al mondo in modo più creativo, dinamico e libero”. Secondo l’autore genovese, i figli sono una vera e propria filosofia incarnata. Le loro stanze sono una mappa del cosmo molto diversa da quella riduttiva che abbiamo noi. Per loro una camera può diventare un’astronave, un mare, un fiume, spazi di gioco che si trasformano.
Regazzoni continua così: “Per tanto tempo la razionalità occidentale ha considerato in modo superficiale il modo di rapportarsi con il mondo da parte dei bambini e delle bambine, considerandolo come insieme di fantasie che verrà oltrepassato con la maturità. Oggi da più parti si dice, e in questo senso il mio libro va in questa direzione, che l’infanzia non è un tempo della vita da superare ma una forma di vita ricchissima dalla quale gli adulti hanno molto da imparare. Ecco che la filosofia si mette in ascolto dei bambini. Il tipo di mente e di creatività dei bambini, quando non andiamo semplicemente a ingabbiarli, sono una promessa per l’avvenire del mondo”.
La forza dell’infanzia e della paternità
Al centro di questo lavoro del filosofo genovese, autore tra gli altri libri de La Palestra di Platone, c’è il rapporto tra infanzia e genitorialità che Regazzoni tratta unendo l’esperienza autobiografica di padre a una riflessione sul concetto filosofico di forza sviluppatosi nella Grecia antica. A Café Bleu torniamo a parlare di filosofia con le pagine di “Mia figlia, la filosofia”.