Fino al 23 luglio in quattro comuni della Valle Stura sono in programma eventi culturali dedicati alla montagna e organizzati in montagna
Oceano blu, questo è il titolo di Nuovi Mondi, festival in programma dal 23 giugno al 23 luglio 2025 in quattro comuni della Valle Stura: Rittana, Roccasparvera, Valloriate e Moiola. Da dove nasce l’idea del titolo Oceano blu?
“Fin dalla sua prima edizione Nuovi Mondi cerca di valorizzare paesi di montagna fortemente spopolati. Oceano blu è una provocazione. Da quattordici anni noi crediamo che i comuni di montagna possano avere il futuro e l’Oceano blu ha a che fare con un cambio di percezione rispetto a questi luoghi. Non invitiamo a vederli come posti abbandonati ma luoghi di creazione. Per questo vogliamo che il pubblico, attraverso gli incontri con grandi ospiti, attrverso il cinema e il teatro, possa scoprire e costruire con noi un nuovo oceano blu per questi paesi di montagna”, ha raccontato in diretta a Café Bleu una delle persone che cura il programma di Nuovi Mondi, Silvia Bongiovanni dell’associazione culturale Kosmoki.
Gli eventi del festival Nuovi Mondi, anche per la sua edizione 2025, non sono organizzati “calando dall’alto” ospiti celebri e incontri a loro dedicati. Bongiovanni ce lo ha confermato ai microfoni di RBE. “Il progetto del festival è assolutamente orizzontale. Di anno in anno lavoriamo con le amministrazioni, le comunità di cittadini e cittadine, la cooperativa Proposta 80 e gli altri nostri partner. Non è mai un lavoro che facciamo da soli come Kosmoki, non avrebbe senso. Questo impegno collettivo ci permette di restituire qualcosa in più rispetto a un consueto festival. Chi viene al Nuovi Mondi non partecipa solo per i grandi ospiti ma anche per incontrare altre persone”.
Nell’intervista parliamo anche del Distretto Montagna Futura. “Montagna Futura risponde a ciò che dice il nostro Governo con il suo Piano. Il Distretto mette al centro la cultura. Creiamo eventi per tutto l’anno con una programmazione di musica, cinema e teatro che ha lo scopo di coinvolgere le comunità che abitano questi comuni e per attrarre nuovi abitanti. La prospettiva nei prossimi anni è di lavorare sulla cultura anche con le residenze d’artista. Non puntiamo al ripopolamento come negli anni sessanta e settanta, però pensiamo sia possibile invertire la tendenza all’abbandono. Certo, bisogna impegnarsi molto e metterci molte energie. La dimostrazione di questi quattro comuni lo stanno dimostrando”.
Nel podcast disponibile all’inizio dell’articolo, un contenuto che si può ascoltare anche su Spreaker e su Spotify, Bongiovanni racconta in che modo il Nuovi Mondi Festival 2025 ha dibattuto e risposto a quanto emerso dal Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne promosso dal Governo italiano e alla sua conclusione che definisce in “irreversibile declino” i luoghi lontani dai grandi centri urbani.