Fino al prossimo 3 giugno potremo scoprire il mondo di Frida Kahlo oltre il mito grazie al progetto espositivo frutto di sei anni di studi realizzato al Mudec di Milano.

L’artista messicana si raccontò non solo con la pittura ma anche con i suoi scritti. Per il terzo appuntamento con Scrittori sopra le righe, la rubrica di Café Bleu realizzata con Simona Cocola, abbiamo esplorato l’ambiente in cui viveva Frida, la sua famiglia, i suoi sogni ma anche il diario e le lettere appassionate scritte da questa piccola grande donna. Come diceva lei stessa, il suo mondo era fatto «di ricordi, di amuleti, colori, il Messico, il presente, Diego».

Si riferiva a Diego Rivera, artista che cambiò radicalmente la sua vita condizionandone molti suoi aspetti. Era una voce fuori dal coro, una donna in grado di essere sé stessa e rivoluzionaria fino in fondo.

Nonostante in molte occasioni le fotografie ci riportano una Frida seria e fiera davanti a quella macchina fotografica che guardava con fierezza “dritta negli occhi”, era una donna allegra, vitale, folle e piena di vita. Sicuramente sopra le righe, quindi. Frida riassume in sé, nel suo modo di essere drammaticamente appassionato, le note e le suggestioni della ranchera, genere musicale molto popolare in Messico di cui il bolero ne costituisce un sottogenere.

Nel podcast qui sotto è compresa una canzone di Chavela Vargas, Paloma negra. Nel 2002 questo brano è stato incluso nella colonna sonora del film biografico realizzato da Julie Taymor che vide Salma Hayek interpretare il ruolo di Frida. In questa pellicola compare anche la Vargas per un omaggio a un’artista che la cantante messicana ebbe modo di conoscere profondamente.
Scrittori sopra le righe vi dà appuntamento ogni venerdì mattina. Sul blog di Café Bleu sono presenti gli altri podcast di questa rubrica, contenuti a disposizione per il download gratuito.